Tra i luoghi nascosti e meno soggetti al turismo di massa ci sono le cascate dell’oasi Capelli di Venere.
Si trovano a Casaletto Spartano, uno dei tanti piccoli borghi del Cilento, vicino all’oasi di Morigerati.
Le cascate nascono dalle acque del Rio Bussentino, affluente del fiume Bussento.
La leggenda delle cascate.
Come molti luoghi, anche le cascate di Venere hanno la loro legenda. Si dice la dea Venere, per rinfrescarsi dal caldo si recò in presso questa oasi.
Un bel giorno un pastore passò di li con il gregge. L’uomo sentì la voce di una ragazza cantare, si avvicinò per guardarla in tutta la sua bellezza. Il pastore si innamorò perdutamente di lei. Amava la sua voce, gli occhi e più di tutte i suoi capelli biondi. Desideroso di quella chioma, una notte mentre Venere dormiva, ne tagliò una ciocca.
La dea a quel punto si svegliò e arrabbiata con il pastore per quel gesto, trasformò la ciocca in acqua che scorse via dalle mani del pastore. Quest’acqua aumentava sempre di più d’imponenza a tal punto da annegare l’uomo.
La Venere che non era cattiva, sentendo le urla del pastore che nel frattempo stava affogando, tentò di salvargli la vita. Troppo tardi. La forza dell’acqua che la dea aveva scatenato uccise l’uomo.
Compreso il gesto del ragazzo fatto per amore verso di lei, la dea decise di trasformare l’acqua in cascate. Cascate nate dai suoi capelli e dall’amore del pastore per lei.
L’area
Le cascate dei Capelli di Venere sono situate all’interno dell’Oasi Capello. Nell’area sono presenti anche dei sentieri naturalistici per chi pratica trekking. Da visitare c’è anche il vecchio mulino ad acqua recuperato e restituito ai visitatori. La cascata è raggiungibile mediante dei ponti in legno. Oltre ai ponti in legno vi è anche un ponte normanno in pietra sopra la cascata.
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